Vai al contenuto

Colazione

La Colazione

banner colazione

Ciambella romagnola (Brazadela)

L’unica ciambella senza buco, ma ben riuscita.

Nei giorni precedenti alla Pasqua, le azdore romagnole iniziavano a preparare l’impasto della ciambella con farina, zucchero, uova, strutto, latte e lievito, per poi portarle a cuocere al forno di paese. Si innescava, quindi, una sorta di gara alla ciambella romagnola più bella e ben riuscita e le famiglie si giocavano il riconoscimento pubblico di benessere grazie all’azdora che preparava più filoni. Portata a casa, la ciambella veniva servita solo la Domenica di Pasqua, per colazione, e oggi è ancora il dolce della festa romagnola. 

Si tratta quindi di un dolce antico della tradizione romagnola, ma che ancora oggi porta a tavola la gioia e il ricordo di una nonna in cucina

INGREDIENTI

  • Zucchero 125 g
  • Uova 2
  • Burro fuso 80 g
  • Sale fino 1 pizzico
  • Farina 00 300 g
  • Scorza di limone 1
  • Lievito in polvere per dolci 8 g

PER GUARNIRE

  • Latte intero q.b.
  • Granella di zucchero 1 cucchiaio
  • Zucchero 1 cucchiaio
foto da: sito ufficiale informazione turistica di Ravenna

La ricetta della ciambella

Per realizzare la ciambella romagnola, per prima cosa sciogliete il burro a bagnomaria e lasciatelo raffreddare; una volta freddo unitelo alle uova e sbattete leggermente con la frusta per amalgamare. In un’altra ciotola versate la farina setacciata, lo zucchero, il sale e il lievito setacciato. Aromatizzate con la scorza di limone avendo cura di grattugiare solo la parte gialla e non quella bianca che risulterebbe amara.

A questo punto versate la miscela di uova e burro fuso nella ciotola con le polveri e mescolate con una spatola per raccogliere gli ingredienti. Poi trasferite il composto sul piano da lavoro e proseguite impastando a mano.

Una volta ottenuto un panetto omogeneo e compatto, dategli la forma di un filoncino, adagiatelo su una leccarda da forno e schiacciatelo leggermente con i palmi per appiattirlo, quindi spennellate la superficie con il latte.

Guarnite con la granella di zucchero e lo zucchero semolato. Cuocete la ciambella romagnola in forno ventilato a 170° per 40 minuti avendo cura di girare la teglia dopo i primi 20 minuti per ottenere una cottura omogenea. Una volta pronta, sfornate la ciambella romagnola e lasciatela intiepidire prima di servirla.


La Piadina Romagnola

La Piadina è il pane dei romagnoli e delle romagnole, un cibo semplice che, da secoli, riunisce la Romagna a tavola. Le prime tracce della Piadina Romagnola provengono dal tempo degli antichi Etruschi, che utilizzavano, nelle zone dell’odierna Romagna, un sostituto del pane fatto con farina grezza, cereali e dalla forma circolare.

Per centinaia di anni la piadina è rimasta un sostituto del pane a cui si ricorreva tra un’infornata settimanale del pane e l’altra. Proprio per questa sua diffusione nelle case dei romagnoli, divenne ispirazione per il poeta Giovanni Pascoli, che lo definì “Il pane, anzi li cibo nazionale dei Romagnoli”.

Nel secondo dopoguerra, la Piadina Romagnola comincia a diffondersi dappertutto, non più come alternativa al pane ma come portata a tutti gli effetti. A partire dagli anni Settanta, con l’arrivo dei turisti, alle piadine casalinghe si accompagnano le prime produzioni artigianali nei chioschi che iniziano ad aprire sul lungomare connotando, per sempre, il gusto dell’estate in riviera romagnola.

Col passare del tempo la Piadina sposa anche la sfida industriale. I piccoli laboratori, forti del successo di questo prodotto unico, cominciano a produrre per un mercato più ampio e su scala nazionale e internazionale, rifornendo coi propri prodotti grandi e piccoli esercizi. Per conservare la tradizionalità della Piadina, una serie di componenti fra istituzioni e aziende situate rigorosamente nelle zone vocate della Romagna si uniscono nel Consorzio di Promozione e Tutela che, dopo anni di battaglie, riuscirà il 24 ottobre 2014 a rendere il simbolo della Romagna un prodotto a indicazione geografica protetta dall’Unione Europea.

PER 6 PIADINE DEL DIAMETRO DI 22 CM

  • Farina 00 500 g
  • Strutto 60 g
  • Acqua tiepida 220 g
  • Sale fino 10 g
  • Bicarbonato 1 pizzico

La ricetta della piadina

Per preparare la piadina romagnola fatta in casa come prima cosa versate in una ciotola la farina, il sale, il bicarbonato e lo strutto.

Iniziate ad impastare a mano aggiungendo un po’ alla volta l’acqua tiepida. Continuate ad impastare in ciotola, sino a che la farina non avrà assorbito l’acqua.

Trasferite poi su un piano e lavorate ancora sino a che non risulterà liscio ed omogeneo. Coprite l’impasto ottenuto con una ciotola e lasciate riposare per 30 minuti.

A questo punto utilizzando il tarocco dividete l’impasto in 6 pezzi uguali. Formate quindi delle palline, facendo roteare l’impasto su un piano.

Copritele nuovamente e lasciatele riposare ancora un paio di minuti. A questo punto mettete a scaldare una padella, intanto prendete la prima pallina e schiacciatela con le mani su un piano infarinato. Poi stendetela con il mattarello mantenendo una forma tonda. Otterrete uno spessore di 2-3 mm e un diametro di 22-24 cm.

Non appena la padella sarà ben calda trasferite all’interno la vostra piadina stendendola bene; ruotatela con la mano per ottenere una cottura uniforme e dopo circa 3 minuti giratela aiutandovi con una spatola.